STORIA DI ALINA CANTERINA, DEI SUOI SIMPATICI AMICI E DI UN SOGNO di M. Varago
CARO DIARIO – DICIANNOVESIMO CAPITOLO
Lunedì 11 luglio 2022 ore 15.30
Caro diario,
sono due notti che non riesco a dormire. Non capisco cosa stia succedendo. Il giorno dopo il concerto in Villa Sigurtà è scoppiato il finimondo!
La domenica mattina prima che mi alzassi per fare colazione, il telefono di casa ha preso a suonare, suonare e suonare!
Bada bene, caro il mio diario, che io sono in vacanza e mi piace tanto rimanere a letto a girarmi e rigirarmi, finchè la mamma entra in camera, tira le tende e mentre i raggi del sole illuminano la mia faccia, viene a farmi le coccole.
Adoro questo momento ! E’ il modo migliore per cominciare la giornata!

E poi era domenica! Ma chi è che viene a rompere di domenica mattina???!!!
All’inizio la mamma non ha badato tanto allo squillo del telefono ma poi era così insistente che mi ha detto:- Amore, vado a rispondere! –
E da quel momento, io non ci ho capito più niente.
La mamma è tornata tutta agitata dicendo che una signora che scrive sul giornale voleva venire a casa nostra a farle delle domande, non ho capito bene, mi sembra sulla nostra gatta Alina. E invece di badare a me e farmi la colazione, la mamma ha cominciato a chiamare col suo cellulare tutti quelli che conosceva. Per primo il papà che stava tornando dal viaggio di lavoro. Poi le zie , i nonni, la tata e vari musicisti. La mamma si è dimenticata di me! Di-men-ti-ca-ta!!! Ufffff! Ma ti sembra possibile?????… Così sono andata in cucina da sola, ho preso il latte che era già sul tavolo e quello che sono riuscita a prendere nello scaffale basso: una fetta di pane e mezza porzione di marmellata!
Mentre ero seduta a tavola, vedevo la mamma passare avanti e indietro come se fosse un cane da tartufo che ha fiutato la sua pista e non la vuole mollare!!!
Nel pomeriggio è arrivata la tata che da baby-sitter si è trasformata in “donna delle pulizie” . Io le ho detto.- Giochi con me? – ma lei mi ha risposto:- Mi dispiace ma oggi sono qui per pulire casa. –
Pulire casa? Di domenica? Ma ti pare una cosa normale?… Ma non è finita qui.
La mamma ha chiamato la parrucchiera ( di domenica!) e le ha detto:- Lo so che di lunedì siete chiusi, ma abbiamo bisogno che ci sistemiate i capelli. Abbiamo una intervista importante e saremo fotografati per cui, la prego, domani mattina sia qui presto… Sì certo… Non si preoccupi… Pagherò lei e le sue assistenti profumatamente… –
Così la mia testa ha cominciato a girare sempre di più. Mi sono alzata dalla sedia per tornare in camera mia ma, non so come, ho sbattuto contro il divano e sono caduta sul pavimento e click, il mondo è diventato tutto nero. Quando ho riaperto gli occhi ero stesa sul mio letto ed intorno a me c’erano tutti: mamma, papà, la tata, il medico, Alina e Din-Don. Mi hanno detto che a causa del colpo sono svenuta, ma niente di grave. Appena hanno visto che stavo meglio, di lì a poco, il medico se n’è andato, la tata ha ripreso le pulizie con la mamma che le diceva fitto, fitto, cosa fare e dove pulire. Alina è corsa fuori sul divano a giocare e Din-Don… Beh, lui è sempre nel mondo delle fate e ha continuato a dondolarsi sul suo trespolo come nulla fosse!!

Solo il papà, da poco arrivato, è rimasto lì con me. Il mio cuore ha cominciato a battere più forte e io non stavo bene, ero troppo emozionata, tanto che lui mi ha preso in braccio ed io mi sono rifugiata nel suo petto caldo e poi, non so perché, ho pianto a lungo.
Hanno detto che era colpa della botta ma io invece mi sentivo triste perché sembrava che a casa stesse passando un uragano! Per fortuna c’era il papà lì con me in quel manicomio!

Stamattina alle sette, eravamo già alzati; abbiamo dovuto tutti farci il bagno e lavarci i capelli. Alle otto è arrivata la parrucchiera con due assistenti che hanno sistemato le teste di tutti: al papà hanno dato una spuntatina ai suoi bei ricci neri, a me hanno fatto due bellissime trecce con inseriti dei nastri bianchi; alla tata hanno tagliato un po’ i capelli, colorati leggermente di azzurro ed ora assomiglia a una di quelle gentildonne che si vedono ritratte nei quadri dell’ottocento! A mamma hanno fatto un’ acconciatura elegante. E’ bellissima!
Alina è stata lavata, pettinata e profumata; anche lei ha un bel nastro rosa legato intorno al collo con un bel fiocchetto!
Din-don ha le piume lucenti e se la dorme, però gli hanno preso un giocattolino nuovo! Non contenta, la mamma ha voluto un gran mazzo di fiori bianchi in salone dove avverrà l’incontro e fiori dappertutto, anche in bagno! Ma cosa sta succedendo??!!

Sembra che stia per arrivare il Presidente della Repubblica, invece deve solo venire una signora a farci delle domande; ma che domande poi??… Mah!…
I grandi non li capisco proprio!
Adesso vado, la mamma mi chiama, stanno per arrivare! Ciaooo!
La tua Ulrica
(Il racconto continua…) -tutti i diritti riservati-